domenica 7 novembre 2010

LuxemburgBILDSCHIRM
"Video" realizzato da Me,spero vi piaccia.
           

mercoledì 27 ottobre 2010

la geografia...

Il nord del paese (Osling), ha colline e montagne basse, è solcato da numerose valli e compreso nel massiccio delle Ardenne, con il monte Huldange come punto più alto a 559 metri. Anche la zona meridionale del territorio (Gutland) è collinare. I confini meridionali e orientali del Lussemburgo sono formati da fiumi, il più grande dei quali è la Mosella; da ricordarsi poi il Sauer, l'Alzette, l'Our.
Il clima temperato con inverni miti, favorisce lo sviluppo di boschi di caducifoglie.
La capitale, Lussemburgo, è la città più grande dello stato. Altre città importanti sono Esch-sur-Alzette (denominata più comunemente Esch), a sud-ovest della capitale, insieme a Differdange e Dudelange.
L'economia, stabile e ad alto reddito, è caratterizzata da una crescita moderata e bassi tassi di inflazione e disoccupazione. Il settore industriale, fino a poco tempo fa dominato dall'acciaio, si è sempre più diversificato e comprende chimica, gomma e altri prodotti. Durante i decenni passati, la crescita del settore finanziario ha più che compensato il declino della siderurgia. I servizi, specialmente quelli bancari, contribuiscono in maniera crescente all'economia. L'agricoltura è basata su piccole fattorie a conduzione familiare. Il Lussemburgo ha legami commerciali e finanziari particolarmente stretti con il Belgio e i Paesi Bassi e, come membro dell'UE, gode dei vantaggi del mercato libero europeo.
Il Lussemburgo è un fondamentale snodo della finanza internazionale, nel quale avviene la Stanza di Compensazione (Clearing House) fra istituti bancari di molte parti del mondo, e dal quale vengono trasferiti quotidianamente (principalmente tramite SWIFT) trilioni di dollari per investimenti in ogni parte del globo. Circa 3.000 società per azioni hanno centralizzato la gestione finanziaria nel Lussemburgo.
Nelle multinazionali la finanza, come le risorse umane, sono tipicamente gestite a livello corporate da un'unica divisione per conto di tutte le società del gruppo.
l'economia...

L’economia locale del Lussemburgo si appoggia sull’enorme attività finanziaria garantita dalle sue banche e in minoranza dalla grande produzione di acciaio (come abbiamo visto già precedentemente il sud della regione, la famosa Terre Rosse, è uno dei maggiori produttori di ferro e acciaio) dal terziario e l’agricoltura. Grazie alla sua straordinaria potenza economica il Granducato si pone come lo stato che possiede un prodotto interno lordo pro-capite più alto al mondo. Si uniscono a questi fattori dell’economia del paese anche il settore delle telecomunicazioni e delle piccole industrie.
La professione bancaria è appunto il settore più importante di tutta l’economia lussemburghese; l’opinione popolare del Granducato è quello di paradiso fiscale e quindi, per questo motivo del tutto non trascurabile, attrae verso di sé un enorme quantitativo di capitale e investitori provenienti da tutto il mondo. Il successo di questo ambiente bancario deriva da una mescolanza di fattori, prima di tutto da quello di un ambiente multilinguistico e multiculturale che permette una comunicazione fluida e anche comoda con molti investitori, secondo punto, forse più radicato nell’ottica tecnica, è quello del Segreto Finanziario. Esso vieta di rivelare dati bancari al mondo esterno, insomma, l’origine del quantitativo monetario non sembra interessare le banche lussemburghesi. Questo punto cruciale della ricchezza del paese (punto forte, perché ogni cliente desidera mantenere una propria riservatezza) non va molto a genio ai cittadini stessi poiché alimenta ulteriormente il deposito di denaro sporco e riciclato: nell’aria c’è il timore di andare incontro alla stessa crisi del Liechtestein.
la storia...

Celti, Romani e Franchi, a sua volta popolano la regione. La contea di Lussemburgo è stata fondata nel 963, sollevata nel 1354 al rango di un ducato del Sacro Romano Impero e poi annessa da Luigi XIV nel 1684. Ha poi trasferito agli Asburgo nel 1697 e inserito nel 1715 nei Paesi Bassi austriaci. Nel 1815, Guglielmo I integra nel suo regno dei Paesi Bassi e poi riconosce l'indipendenza nel 1839. La crisi ha portato al riconoscimento internazionale del Lussemburgo l'indipendenza del Granducato e il suo status di paese neutrale. Nel 1890, il Granducato passa alla Casa di Nassau-Weilburg: Lussemburgo e Paesi Bassi avranno d'ora in poi sovrani diversi.
Durante la prima guerra mondiale, il Lussemburgo fu occupata dalla Germania fino al 1918. I negoziati del Trattato di Versailles nel 1918 confermano l'indipendenza del paese. Nel maggio del 1940, i tedeschi violato la neutralità del Lussemburgo e occuparono il Granducato. Il regime nazista considerava il Lussemburgo come area tedesca (anche se i lussemburghesi erano contro il regime nazista). Il paese è stato liberato nel settembre del 1944 dagli americani, ma ha subito il contro-attacco durante l'offensiva delle Ardenne.
Nel 1944, l'unione Benelux e il paese hanno fatto parte del processo di integrazione europea. Nel 1948, il Lussemburgo è uno dei membri fondatori del Trattato di Bruxelles e la NATO. Nel 1952 la città di Lussemburgo è diventata la sede europea del carbone e dell'acciaio (CECA). L'appartenenza alla Comunità economica europea è stata il punto di partenza di espansione economica e l'immigrazione in aumento.
la religione...

La Chiesa cattolica è stata storicamente ed è tuttora la religione più diffusa nel Granducato del Lussemburgo. Le vicende storiche della Chiesa lussemburghese si distinguono, come quelle dello Stato, tra il periodo precedente all'indipendenza del Granducato e quello successivo. Attualmente, essa consta esclusivamente nell'Arcidiocesi Lussemburgo.
La pratica del Protestantesimo nel Lussemburgo è suddivisa in diverse chiese e denominazioni. Le chiese protestanti più grandi del Granducato sono la Chiesa protestante del Lussemburgo, Chiesa Protestante Riformata, Chiesa Evangelicale in Germania, Chiesa d'Inghilterra e Chiesa protestante Dei Paesi Bassi. Il protestantesimo è la prima religione minoritaria del Lussemburgo (dopo la religione maggioritaria del cristianesimo cattolico romano), con un numero di aderenti stimato tra 5000 e 15000 persone (da 1% al 3.2% della popolazione).
la cucina...
 La tradizione culinaria lussemburghese non si discosta granché da quella belga-vallone, pur risentendo di vari altri influssi europei: la si può definire naturale, semplice e cordiale. Sulla mensa spadroneggia la carne, soprattutto maiale (per esempi lo judd mat Gaardebounen, collo di porco con contorno di fave) e selvaggina (piatto prelibato i fagiani gratinati alla birra bionda). Ricetta  tipica, i gromper keeschelche, crêpes con pomodori grattugiati, cipolle e prezzemolo, cotte in olio caldo.
La pasticceria è fra le migliori al mondo. L’ottima birra fa il paio con i rinomati vini della regione della Mosella, come il bianco Riesling – fruttato e delicato -, e il Gewürztraminer, d’aroma fragrante e speziato.
le tradizioni...

Le tradizioni lussemburghesi partono sicuramente dall’ambito gastronomico, tutti i piatti tipici del Granducato derivano dalla tradizione popolare (non ci dimentichiamo che i vecchi lussemburghesi erano per lo più contadini). All’interno della gastronomia lussemburghese ci sono oltretutto moltissimi riferimenti alla cultura culinaria francese e tedesca; l’unica pecca di questa fantastica tradizione talvolta è l’impossibilità di trovare ingredienti particolari al di fuori del paese, considerato l’elevato quoziente tradizionale di tutta la gastronomia lussemburghese che gode di ottima stima nei suoi degustatori, specialmente autoctoni. Un piatto tipico della Valle della Mosella è la “Fritture de La Moselle” , una frittura di piccoli pesci di fiume (della Mosella appunto) condita con uova, limone e prezzemolo; altro secondo piatto interessante è invece il Pudding Nero, tipico dei paesi sassoni, rimane per lo più un piatto misterioso per noi italiani: è un misto di carni suine (testa, polmoni, rene e lingua) bollite e mescolate ad odori vari, pane e cipolle e sangue di maiale. Non molto invitante nella descrizione è però un piatto di carne dal sapore molto particolare!
Al di là delle tradizioni “mangerecce” lussemburghesi, sono molto interessanti le tradizionali storie popolari della regione europea. La sua storia millenaria ha dato vita a numerosissime leggende e storie terrificanti che ancora persistono nell’immaginario collettivo dei lussemburghesi. Tra le storie e leggende più famose ricordiamo: Melusina, la sirena di Lussemburgo, il fantasma di Stierchen, le streghe danzanti di Koerich e il licantropo di Bettemborug.  La più antica di queste storie sembra essere quella dedicata a Melusina una giovane ragazza, moglie del conte Siegfried, colui che fondò la città. La storia narra del matrimonio tra i due e della promessa che il conte fece alla giovane: doveva lasciarla sola almeno una notte e un giorno al mese. Il conte fece come gli era stato chiesto, ma un giorno spinto dalla curiosità si mise a spiare dal buco della serratura della stanza in cui si era rinchiusa sua moglie. Spiando vide Melusina distesa nella vasca da bagno con una grandissima coda di pesce che aveva preso il posto delle sue gambe. La ragazza, con il sesto senso che accomunava tutte le sirene, si accorse del marito dietro la porta, si gettò dalla finestra e scomparve tra le onde del fiume Alzette.
Sempre dalle leggende popolari sorge uno degli eventi più caratteristici di tutto il Lussemburgo ovvero la Processione danzante di Echternach. La leggenda narra di un locale ladro di cavalli chiamato Veidt il quale fu condannato a morte per le sue malefatte. Gli fu chiesto l’ultimo desiderio prima di arrivare davanti al boia, così il ladro chiese di poter suonare il suo violino per l’ultima volta. Tutti, travolti dalla melodia di Veidt, iniziarono a cantare e a danzare tanto che il caos fu propizio al ladro per poter fuggire: non fu visto mai più. La storia popolare però si contrappone anche alla festa cristiana di San Willibrord, morto nel 739. Con la processione danzante si chiedeva assistenza al santo contro malattie psicotiche come l’epilessia oppure malattie più comuni nel periodo medioevale come la peste.
Per concludere il nostro piccolo percorso intorno alle tradizioni culturali lussemburghesi non possiamo omettere la valenza della cerimonia natalizia. Intorno alla fine di Novembre e agli inizi di dicembre esce allo scoperto l’ormai famosissimo Babbo Natale che nella lingua lussemburghese viene chiamato Klees'che. La leggenda lussemburghese narra che Klees'che, un ragazzo che amava moltissimo i bambini, con l’aiuto di Dio riportò in vita 3 bambini uccisi da un macellaio, il quale aveva intenzione di farne salsicce. Durante la notte del 5 dicembre, secondo la leggenda, Klees'che e il suo aiutante Hoùseker entrano nelle case e lasciano i doni ai bambini.
Il giorno del 6 dicembre, Klees'che arriva ufficialmente in città e dona caramelle e dolciumi a tutti i bambini in una caratteristica parata che percorre tutta la città.